Il coronavirus ferma anche Vinitaly: rinviato a giugno
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, il Vinitaly slitta a giugno

Vinitaly

Il coronavirus ‘ferma’ il Vinitaly: evento rimandato al mese di giugno. Era in programma dal 19 al 22 aprile. Incidono le disdette di produttori e buyer.

Il coronavirus ferma anche Vinitaly, la grande e attesissima manifestazione che sembrava dovesse avere luogo nonostante l’emergenza sanitaria. E invece, alla luce dell’aria che tira in Italia, gli organizzatori hanno deciso di rinviare l’evento, consapevoli del possibile contraccolpo.

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Emergenza coronavirus, Vinitaly rinviato a giugno

L’organizzazione del Vinitaly ha rinviato il salone internazionale del vino di Veronafiere, inizialmente in programma dal 19 al 22 aprile. La grande manifestazione slitta a giugno. esattamente dal 14 al 17. Si tratta di un periodo per certi versi non propriamente comodissimo, ma la speranza è che per quel periodo l’emergenza sanitaria in Italia possa essere ormai sotto controllo e partecipazione possa essere considerevole. Per tutte le informazioni consultare il sito ufficiale.

Vinitaly
Fonte foto: https://www.facebook.com/vinitalyofficial/

Una decisione sofferta ma probabilmente inevitabile

Oltre che per le indicazioni del governo, l’evento è stato rimandato anche per le disdette – numerose – di produttori ma anche e soprattutto di buyer. Questi ultimi rappresentano comunque una componente importantissima per dare un senso all’investimento di risorse necessario per mettere in piedi il tutto.

Le restrizioni del governo contro il COVID-19

Ai problemi organizzativi si aggiungono le indicazioni del governo nel tentativo di limitare il contagio anche dal punto di vista geografico. A quattordici giorni circa dall’inizio della crisi sembra evidente che il focolaio non sia isolato. Il panico dilagante e le restrizioni consigliate da Palazzo Chigi stanno avendo un effetto devastante sull’economia nostrana. Nell’immediato si registrano e si registreranno contraccolpi sul piccolo commercio, sulle compagnie aeree e sugli alberghi, mentre la coda lunga potrebbe spingere l’Italia verso la recessione.

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ultimo aggiornamento: 4 Marzo 2020 15:21

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